I QUATTRO PILASTRI DELL’AMORE – Andrea Bonacchi

È difficile definire cosa sia l’amore per quanto si tratti di una esperienza centrale nella vita di ogni essere umano. Non cercherò quindi di dare una definizione esaustiva dell’amore; qui vorrei solo indicare quattro aspetti che ritengo costituirne l’essenza: benevolenza, cura, apprezzamento, attaccamento. Accennerò poi a diverse possibili manifestazioni dell’amore a seconda del prevalere di alcuni di questi quattro aspetti rispetto ad altri.

Iniziamo con il chiarire i quattro aspetti fondamentali dell’amore:

Benevolenza: consiste nel volere bene all’altro, desiderare che l’altro viva e che abbia una vita di benessere e armonia. La benevolenza è l’aspetto essenziale e basilare di ogni relazione d’amore. Senza questo elemento non si può parlare di amore.

Cura: è il pensare e agire in modo premuroso per promuoverne il benessere di chi o ciò che amiamo. “Cura” è innanzitutto interesse per l’altro amato e poi è attenzione, ascolto, osservazione e rispetto dell’altro. Prendersi cura è anche, e soprattutto, un insieme di azioni concrete, spesso ripetute con pazienza, che promuovono la vita, il benessere, la realizzazione, dell’altro amato. Tanto più il prendersi cura viene attuato utilizzando capacità e competenze personali (come ad esempio: empatia, energia, fiducia, conoscenza, intelligenza, dolcezza…) e tante più probabilità avrà di nutrire efficacemente il benessere dell’amato.

Apprezzamento: consiste nel sentire che chi o ciò che amiamo ci piace, ci attrae. L’apprezzamento è tanto maggiore quanto più l’amato si avvicina ai nostri gusti, desideri e aspettative.

Attaccamento: è il desiderio di vicinanza e unione con chi o ciò che amiamo e il senso di felicità che sperimentiamo quando questa vicinanza si realizza.

Questi quattro aspetti, a guardar bene, sono in qualche misura presenti in tutti i nostri rapporti di amore: amore verso noi stessi, amore di coppia, amicizia, amore per i nostri figli, fratelli o genitori, amore per una animale, un oggetto, un luogo, un ideale… Ciò che rende specifica ogni forma di amore è il progetto che vi si associa. Ad esempio un progetto di coppia può fondarsi sul divertirsi insieme, sull’aiuto reciproco, sulla convivenza, sull’intesa sessuale. Un progetto familiare può basarsi sulla cura reciproca, sulla cura dei figli e degli anziani, sulla gioia della condivisione. Un progetto di amicizia implicitamente richiama il desiderio di condivisione di interessi e passioni, il divertirsi insieme, l’aiuto e la cura nei momenti difficili.

Nelle singole relazioni della nostra vita l’amore si può manifestare in modo diverso a seconda di quanto siano presenti questi quattro elementi. Tre manifestazioni principali sono:

Amore che si manifesta in forma incondizionata: nelle nostre relazioni vi è amore incondizionato quando sono prevalenti benevolenza e cura mentre apprezzamento e attaccamento non hanno un peso rilevante. Nell’amore incondizionato proviamo il desiderio di bene per l’altro e l’impulso a prendercene cura indipendentemente dal fatto che l’altro ci piaccia e ci attragga. Anzi può essere proprio il notare la fragilità, la debolezza dell’altro a stimolarci un maggior desiderio di prendercene cura e un sincero auspicio che l’altro vada a migliorare nel suo benessere.

Per il benessere e la crescita di un figlio, esperienze di amore incondizionato ricevuto dai propri genitori sono estremamente importanti. Quando queste esperienze mancano nel figlio si producono delle dolorose ferite psicologiche.

È fondamentale che possiamo provare amore incondizionato per noi stessi e che impariamo a interessarci e a prenderci cura attivamente del nostro benessere. Senza questo flusso di benevolenza verso noi stessi, al nostro percorso di evoluzione e crescita manca il suo sostegno e il suo motore essenziale.
Il messaggio di fondo espresso nell’amore incondizionato è: “Ti amo perché ci sei /mi amo perché esisto”. L’amore incondizionato può essere unidirezionale, chi esprime questo tipo di amore non pretende di essere ricambiato.

Amore che si manifesta in forma condizionata: nelle nostre relazioni vi è amore condizionato quando sono prevalenti apprezzamento e attaccamento mentre benevolenza e cura, anche se presenti, hanno un ruolo dipendente dalla presenza degli altri due elementi. Nell’amore condizionato io esprimo agli altri benevolenza e mi prendo cura di loro solo se la meritano perché corrispondono alle mie aspettative, ai miei desideri, ai miei gusti, alle mie richieste e perché mi sono vicini. Il messaggio espresso nell’amore condizionato è: “Ti voglio bene perché sei come ti desidero / mi voglio bene perché sono come desidero essere”. L’amore condizionato spesso richiede una reciprocità perché una delle condizioni che più spesso mettiamo nei rapporti affettivi è che l’altro ci dia e ci dimostri amore almeno quanto ne diamo e dimostriamo noi.

Esperienze di amore condizionato – se presenti in una misura non eccessiva – sono importanti sia nei processi educativi sia in molte relazioni perché ci permettono di capire quanto sia essenziale il confrontarci con le richieste degli altri e della società. L’amore condizionato ci impegna anche a imparare a sopportare la frustrazione di deludere l’altro, frustrazione che proviamo quando sentiamo che ciò che siamo e ciò che facciamo non lo soddisfa.

Amore che si manifesta in forma equilibrata: è un tipo di amore in cui sono presenti in equilibrio tutti e quattro i pilastri dell’amore. Proviamo benevolenza e desiderio di cura, apprezzamento e attaccamento. Di fondo l’altro sente la nostra volontà di bene e il nostro impegno a prenderci cura. Sente anche però che per avere il nostro apprezzamento e per suscitare il nostro desiderio di vicinanza e condivisione deve corrispondere in qualche misura a delle nostre aspettative e richieste e deve impegnarsi nel ricambiare benevolenza e cura. È una forma di amore maturo che può fecondare molte relazioni.

Nella realtà delle nostre vite e delle nostre relazioni queste tre forme principali si presentano con tutta una serie di gradazioni intermedie e con una possibile alternanza nel tempo.

Perché nascano e si mantengano rapporti di amicizia, di amore di coppia, o di affetto familiare è necessario ci sia amore equilibrato nelle quattro componenti; ma l’amore personale, quello che la singola persona può provare, anche se equilibrato, non è sufficiente.

Per mantenere nel tempo amicizia e affetto familiare sono necessari altri due aspetti: il primo è una affinità elettiva ricambiata, una reciprocità dell’amore, un amore liberamente riamato; il secondo aspetto consiste nella capacità di mantenere una relazione interpersonale positiva (aspetto che a sua volta dipende da una serie di nostre qualità come ad esempio: pazienza, umiltà, capacità di chiedere scusa, empatia, ascolto, energia, capacità di manifestare i propri bisogni e desideri, rispetto, capacità di dialogo e di mediazione, capacità di sostenere l’altro nei momenti difficili che attraversa, etc ). Per una relazione di coppia esiste una ulteriore componente fondamentale: attrazione fisica e intesa sessuale.

Difficile è definire cosa sia l’amore ma ancora più difficile è amare in modo equilibrato mantenendo vive e positive le nostre relazioni: una sfida di ogni giorno, di ogni ora, di ogni momento. Buon lavoro a tutti noi!!

Andrea Bonacchi, gennaio 2020

Ringrazio coloro che hanno letto queste riflessioni e mi hanno dato preziosi consigli e spunti di miglioramento e chiarificazione. In particolare ringrazio per questo Piero Marovelli, amico e collega di ricerche psico-spirituali.