IL QUADERNO DELLE CAREZZE ALL’ANIMA

ESERCIZIARIO – Praticare il benessere

Di cosa si tratta: Il quaderno delle carezze all’anima è una raccolta, all’interno di un bel quaderno dall’aspetto gradevole, di scritti, di poesie, di citazioni, di immagini, di vignette che selezioniamo e scegliamo di conservare per la loro bellezza, per il loro umorismo, per la loro profondità e la loro preziosità nel nostro percorso di crescita psicologica e spirituale.

Finalità: Costituire una raccolta di elementi che nutrono il nostro benessere, la nostra serenità, la nostra gioia. Riconoscere e valorizzare la parte bella della vita e il potenziale creativo umano. Dare forma a ciò che per noi ha valore. Collezionare alcune perle di saggezza.
Rileggere questo quaderno sarà come fare delle carezze alla nostra anima. Non possiamo poi escludere che possa essere utile anche ad altri con cui eventualmente, e solo se lo desideriamo, possiamo condividerlo.

Descrizione della pratica: Si sceglie un quaderno che per noi sia bello e adatto a raccogliere testi e immagini scritti a mano, fotocopiati, stampati, ritagliati.

Si arricchisce progressivamente il quaderno con:

  • poesie che apprezziamo ed amiamo
  • con citazioni che ci sembrano belle e sagge
  • con brani tratti da libri, articoli di giornale, da siti internet di cui apprezziamo particolarmente il contenuto
  • con immagini belle (cartoline, biglietti, ritagli di giornale, foto…)
  • con vignette umoristiche che gustiamo particolarmente
  • con scritti personali che apprezziamo

     con quanto altro sia degno, a nostro giudizio, di essere conservato in questa raccolta.
Quando lo si desidera, senza scadenze o cadenze temporali precise, si aggiunge materiale al quaderno

Esempi: lo psichiatra Roberto Assagioli, fondatore della Psicosintesi, aveva una simile raccolta di pensieri, articoli, immagini, vignette così come suo figlio Ilario, prematuramente scomparso a soli 25 anni; dalla raccolta di Ilario Assagioli è stato tratto un piccolo libro intitolato “Poesie e Diario Spirituale”.

Andrea Bonacchi, marzo 2021

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