LA VULNERABILITÀ, LA CURA, IL FIORIRE – Erika Agresti
Questi giorni che ci vedono a casa, con mobilità limitata, talvolta per qualcuno costretta, custodiscono fatiche e possibilità. Sia per chi si trova in solitudine sia per chi invece è costretto a convivere con altre persone in modo costante ed in una situazione nella quale abitudini e definizioni di tempi e spazi si sono modificate, è un momento di forte contatto con le parti di sé da cui quotidianamente si riesce a fuggire con abili evitamenti e distrazioni. Leggi tutto “LA VULNERABILITÀ, LA CURA, IL FIORIRE – Erika Agresti”
LA MERAVIGLIA DI ESSERE VIVI NELLA PRIMAVERA- Andrea Bonacchi – Meditazione sui simboli della natura di aprile 2021
Queste meditazioni traggono spunto da quanto osserviamo nella natura e dentro di noi.
Siamo in un momento dell’anno di risveglio della natura e di esplosione di vitalità primaverile.
In questo periodo sono stato colpito da un frase del maestro buddhista zen vietnamita Thich Nhath Hanh: “Il più grande miracolo è essere vivi”.
Ci troviamo in mezzo a questo miracolo della natura vivi dopo un anno difficile.
In questo incontro vi pongo un gentile invito a cogliere il miracolo della primavera intorno a noi e il miracolo dell’essere vivi
Preso dalla preoccupazione dei problemi del quotidiano, delle scadenze e delle cose da fare, sono spesso distratto dalla meraviglia di queste giornate bellissime. A volte invece ciò che mi rende poco sensibile al miracolo di essere vivo e al miracolo del risveglio primaverile della natura è il senso di scontatezza; la scontatezza anestetizza e stempera le mie percezioni.
Andiamo allora alla scoperta della meraviglia della natura.ù
L’ALBERO RADICATO IN PROFONDITÀ SOPPORTA LA TEMPESTA – Thich Nhat Hanh
Pensieri e parole
“Quando guardi un albero nella tempesta, se concentri l’attenzione sulla cima dell’albero vedrai le foglie e i rami che ondeggiano violentemente nel vento e l’albero ti apparirà molto vulnerabile, come se dovesse spezzarsi in qualunque momento.
Se invece porti l’attenzione verso il basso, al tronco dell’albero, vedi che lì non c’è molto movimento. Vedi la stabilità dell’albero; ti rendi conto che l’albero è profondamente radicato nel terreno e può sopportare la tempesta.
Quando sperimentiamo un’emozione forte, la mente è agitata come la cima dell’albero. Dobbiamo portare la mente verso il basso, all’addome e concentrare tutta l’attenzione sull’addome, che si espande e si ritrae.
Inspirando, noti l’addome che si espande. Espirando, noti l’addome che si ritrae. Respira profondamente e concentra l’attenzione soltanto sull’inspirazione e sull’espirazione. L’unica cosa di cui essere consapevoli è che un’emozione è solo un’emozione e che tu sei molto più di una semplice emozione”.
Thich Nhat Hanh
LETTERA AGLI EX-DIRETTORI – Andrea Bonacchi
Cari ex-direttori di ogni tipo, età e sesso,
ho deciso di scrivervi per condividere esperienze e riflessioni, consapevole che la situazione dell’ex-direttore è molto complessa e delicata. Ho maturato questa consapevolezza “sul campo” in quanto la vita mi ha posto nella posizione di ex-direttore di una sede provinciale di un Ente Morale e di ex- direttore di un Centro Studi e Ricerca.