SENZA MASCHERE -Antoine de Saint-Exupéry

Pensieri e parole

Da te posso venire senza dover indossare maschere o recitare, senza dovere svendere neanche la più piccola parte del mio mondo interiore.

Con te non devo giustificarmi, non devo difendermi, non devo dare dimostrazioni…

Che farmene di un amico che mi giudica? Se invito uno zoppo alla mia tavola, lo prego di accomodarsi, non gli chiedo certo di danzare.

Antoine de Saint-Exupéry,

all’amico Léon Werth al quale è dedicato il Piccolo principe.

Soltanto la mia opinione – Ruth Bebermeyer

Pensieri e parole

Non ho mai visto un uomo pigro,

ho visto un uomo che non ha mai corso

mentre lo stavo guardando, e ho visto

un uomo che talvolta faceva un sonnelllino

tra pranzo e cena, e che rimaneva

in casa in un giorno di pioggia,

ma lui non era un uomo pigro. Prima di chiamarmi pazza,

pensateci, lui era un “uomo pigro”

o faceva soltanto cose che definiamo pigre?

Non ho mai visto un bambino stupido;

ho visto un bambino che ha fatto

cose che non ho compreso

o cose in modi che non avevo previsto;

ho visto un bambino che non aveva visto

quegli stessi luoghi dove ero stata io,

ma non era un bambino stupido.

Pensateci: lui era “un bambino stupido”

o soltanto sapeva cose diverse da quelle che sapevate voi?

Ho guardato più intensamente possibile

ma non ho mai visto un cuoco;

ho visto una persona che mescolava

ingredienti che poi avremmo mangiato,

una persona che girava una manovella

e sorvegliava il forno che cuoceva la carne,

ho visto queste cose ma non ho visto un cuoco.

Ditemi, se guardate, se vedete un cuoco

o qualcuno che fa delle cose che chiamiamo cucinare.

Quello che alcuni chiamano pigro

altri lo chiamano stanco o bonario,

quella che alcuni chiamano stupidità

altri la chiamano soltanto una diversa conoscenza.

Così sono giunta ad una conclusione,

che se non mescoliamo ciò che vediamo

con quella che è la nostra opinione, ci salveremo dalla confusione.

E questo, lo so

è ancora soltanto la mia opinione.

Ruth Bebermeyer

tratto da Rosemberg “Le parole sono finestre oppure muri” ed Esserci, Reggio Emilia, 2003