MANDALA e PRESENZA – condivisione – con Serena Stanghellini (via web)

I Mandala sono schemi grafici circolari costituiti, di base, dall’associazione  di diverse figure geometriche e sono usati in numerose tradizioni spirituali, ma soprattutto nell’Induismo e nel Buddismo, per focalizzare l’attenzione e favorire la meditazione. La colorazione dei Mandala aiuta quindi a conoscere meglio se stessi, le proprie  potenzialità, i  punti di forza e quelli di debolezza e a vedere aspetti della nostra esistenza solitamente non evidenti, attivando un confronto inconscio con le nostre emozioni più nascoste. La colorazione dei Mandala ha lo scopo di rafforzare l’equilibrio interiore creando un intimo ordine armonico.

Questo ciclo di tre incontri via Web si svolgerà tra ottobre e dicembre 2020.

I temi oggetto di introspezione saranno:
1) le Ferite,
2) la Solitudine
3) la Cura di Sé.

Per lo svolgimento delle attività verranno inviati agli iscritti, via mail o WhatsApp, le istruzioni da seguire per il rilassamento e la colorazione dei Mandala nonché alcuni schemi di Mandala. Il giorno successivo, domenica, alle ore 9,30 sulla piattaforma Zoom si svolgerà l’incontro di condivisione dell’esperienza individuale per la durata di circa un’ora e mezza.

Mandala è una parola sanscrita in cui  MANDA significa essenza e LA significa possedere, contenere. Mandala ha quindi il significato letterale di «possedere, contenere l’Essenza». La parola Mandala è anche tradotta come cerchio, circonferenza o centro ed è anche utilizzata per indicare uno schema grafico circolare costituito, di base, dall’associazione di diverse figure geometriche. Le più usate sono il punto, il triangolo, il cerchio, il quadrato.

In realtà la parola Mandala è molto più complessa da spiegare perché si tratta di un simbolo. Il simbolo è una parola o un’immagine che implica qualcosa che sta al di là del suo significato ovvio e immediato, e possiede un aspetto più ampio, inconscio, che a volte non può essere definito con precisione. Il simbolo è qualcosa che evoca idee, emozioni, desideri, intuizioni, percezioni, valori. Nel Buddhismo e nell’Induismo il Mandala rappresenta la totalità, l’espansione e la contrazione dell’universo in relazione a un punto centrale, la sintesi dei diversi elementi dell’universo racchiusi in un’unità.

E se in tutte le culture del mondo il cerchio, simboleggia il corso della vita, il cerchio del Mandala rappresenta la presenza divina al centro del mondo e quindi il Sé interno, intendendo per Sé un principio unificante che fornisce alla persona la sua direzione e il suo significato esistenziale.

Il Mandala è un “modello spirituale” che dà ordine al mondo sia interno che esterno, una specie di mappa interiore che guida chi vuole intraprendere un percorso di crescita personale. Il Mandala colorato diventa la rappresentazione simbolica delle emozioni e della psiche di ciascuno dove il centro diventa il rapporto con la propria interiorità, e la periferia il rapporto con gli altri ma anche il confine.

Dipingere un Mandala corrisponde all’espressione di se stessi in quel preciso momento della vita, ogni colore e forma rappresentano uno stato d’animo, un energia che ci attraversa e si esprime nella pittura. Significa quindi conoscere meglio se stessi, le proprie  potenzialità, i  punti di forza e quelli di debolezza. Ci aiuta anche a vedere aspetti della nostra esistenza solitamente non evidenti, attivando un confronto inconscio con le nostre emozioni più nascoste. Prendendo coscienza dei contenuti psichici profondi libera la nostra energia di auto guarigione, bloccata dal dolore, per ricreare un intimo equilibrio. Ci permette di consolidare il nostro “centro”  per poter esprimere ciò che ognuno è e portare così avanti il nostro progetto di vita.

Colorare un mandala è:

  • Atto di centratura: immergendoci nelle immagini e nei colori e dedicandoci tempo e spazio stabilizziamo il nostro equilibrio interno.

  • Atto creativo: colorando all’interno di forme definite diamo un posto alle nostre emozioni e alle nostre sofferenze e creiamo un ordine armonico.

  • Atto curativo: colorando nel silenzio della coscienza e nel vuoto del tempo attiviamo l’energia dell’autoguarigione.

MANDALA e PRESENZA – condivisione – con Serena Stanghellini (via web)

I Mandala sono schemi grafici circolari costituiti, di base, dall’associazione  di diverse figure geometriche e sono usati in numerose tradizioni spirituali, ma soprattutto nell’Induismo e nel Buddismo, per focalizzare l’attenzione e favorire la meditazione. La colorazione dei Mandala aiuta quindi a conoscere meglio se stessi, le proprie  potenzialità, i  punti di forza e quelli di debolezza e a vedere aspetti della nostra esistenza solitamente non evidenti, attivando un confronto inconscio con le nostre emozioni più nascoste. La colorazione dei Mandala ha lo scopo di rafforzare l’equilibrio interiore creando un intimo ordine armonico.

Questo ciclo di tre incontri via Web si svolgerà tra ottobre e dicembre 2020.

I temi oggetto di introspezione saranno:
1) le Ferite,
2) la Solitudine
3) la Cura di Sé.

Per lo svolgimento delle attività verranno inviati agli iscritti, via mail o WhatsApp, le istruzioni da seguire per il rilassamento e la colorazione dei Mandala nonché alcuni schemi di Mandala. Il giorno successivo, domenica, alle ore 9,30 sulla piattaforma Zoom si svolgerà l’incontro di condivisione dell’esperienza individuale per la durata di circa un’ora e mezza.

Mandala è una parola sanscrita in cui  MANDA significa essenza e LA significa possedere, contenere. Mandala ha quindi il significato letterale di «possedere, contenere l’Essenza». La parola Mandala è anche tradotta come cerchio, circonferenza o centro ed è anche utilizzata per indicare uno schema grafico circolare costituito, di base, dall’associazione di diverse figure geometriche. Le più usate sono il punto, il triangolo, il cerchio, il quadrato.

In realtà la parola Mandala è molto più complessa da spiegare perché si tratta di un simbolo. Il simbolo è una parola o un’immagine che implica qualcosa che sta al di là del suo significato ovvio e immediato, e possiede un aspetto più ampio, inconscio, che a volte non può essere definito con precisione. Il simbolo è qualcosa che evoca idee, emozioni, desideri, intuizioni, percezioni, valori. Nel Buddhismo e nell’Induismo il Mandala rappresenta la totalità, l’espansione e la contrazione dell’universo in relazione a un punto centrale, la sintesi dei diversi elementi dell’universo racchiusi in un’unità.

E se in tutte le culture del mondo il cerchio, simboleggia il corso della vita, il cerchio del Mandala rappresenta la presenza divina al centro del mondo e quindi il Sé interno, intendendo per Sé un principio unificante che fornisce alla persona la sua direzione e il suo significato esistenziale.

Il Mandala è un “modello spirituale” che dà ordine al mondo sia interno che esterno, una specie di mappa interiore che guida chi vuole intraprendere un percorso di crescita personale. Il Mandala colorato diventa la rappresentazione simbolica delle emozioni e della psiche di ciascuno dove il centro diventa il rapporto con la propria interiorità, e la periferia il rapporto con gli altri ma anche il confine.

Dipingere un Mandala corrisponde all’espressione di se stessi in quel preciso momento della vita, ogni colore e forma rappresentano uno stato d’animo, un energia che ci attraversa e si esprime nella pittura. Significa quindi conoscere meglio se stessi, le proprie  potenzialità, i  punti di forza e quelli di debolezza. Ci aiuta anche a vedere aspetti della nostra esistenza solitamente non evidenti, attivando un confronto inconscio con le nostre emozioni più nascoste. Prendendo coscienza dei contenuti psichici profondi libera la nostra energia di auto guarigione, bloccata dal dolore, per ricreare un intimo equilibrio. Ci permette di consolidare il nostro “centro”  per poter esprimere ciò che ognuno è e portare così avanti il nostro progetto di vita.

Colorare un mandala è:

  • Atto di centratura: immergendoci nelle immagini e nei colori e dedicandoci tempo e spazio stabilizziamo il nostro equilibrio interno.

  • Atto creativo: colorando all’interno di forme definite diamo un posto alle nostre emozioni e alle nostre sofferenze e creiamo un ordine armonico.

  • Atto curativo: colorando nel silenzio della coscienza e nel vuoto del tempo attiviamo l’energia dell’autoguarigione.