Fiorire – è il fine – chi passa un fiore
con uno sguardo distratto
stenterà a sospettare
le minime circostanze
coinvolte in quel luminoso fenomeno
costruito in modo così intricato
poi offerto come una farfalla
al mezzogiorno
“Pensieri e parole” è una rubrica dedicata alla raccolta di testi utili come stimolo di riflessione e come occasione di meditazione per lo sviluppo di qualità e competenze lungo il nostro percorso di crescita.
Fiorire – è il fine – chi passa un fiore
con uno sguardo distratto
stenterà a sospettare
le minime circostanze
coinvolte in quel luminoso fenomeno
costruito in modo così intricato
poi offerto come una farfalla
al mezzogiorno
Vi auguro sogni a non finire
La voglia furiosa di realizzarne qualcuno
Vi auguro di amare ciò che si deve amare
E di dimenticare ciò che si deve dimenticare
Vi auguro passioni
Vi auguro silenzi
Vi auguro il canto degli uccelli al risveglio
E risate di bambini
Vi auguro di resistere all’affondamento,
all’indifferenza,
alle virtù negative della nostra epoca
Vi auguro soprattutto di essere voi stessi
Jacques Brel
Darsi pace
Fratello, se vuoi la pace,
Datti pace, La pace
È solo il tuo cuore
Sprigionato.
Io ti dico che il male non esiste
e che al mondo non esistono le forze del male.
Ci sono solo persone consapevoli e persone profondamente addormentate,
e il sonno non ha alcuna forza.
“Prendimi per mano, Cammineremo.
Cammineremo soltanto.
Sarà piacevole camminare insieme.
Senza pensare di arrivare da qualche parte.
Cammina in pace. Cammina nella gioia.
Il nostro è un cammino di pace.
Poi impariamo che non c’è un cammino di pace, camminare è la pace; non c’è un cammino di gioia, camminare è la gioia.
Noi camminiamo per noi stessi.
Noi camminiamo per ognuno sempre mano nella mano.
Cammina e tocca la pace di ogni istante.
Cammina e tocca la gioia di ogni istante.
Ogni passo è una fresca brezza.
Ogni passo fa sbocciare un fiore sotto i nostri piedi.
Bacia la terra con i tuoi piedi.
Imprimi sulla terra il tuo amore e la tua gioia.
La terra sarà al sicuro se c’è sicurezza in noi.”
Thích Nhất Hạnh