Soltanto la mia opinione – Ruth Bebermeyer

Pensieri e parole

Non ho mai visto un uomo pigro,

ho visto un uomo che non ha mai corso

mentre lo stavo guardando, e ho visto

un uomo che talvolta faceva un sonnelllino

tra pranzo e cena, e che rimaneva

in casa in un giorno di pioggia,

ma lui non era un uomo pigro. Prima di chiamarmi pazza,

pensateci, lui era un “uomo pigro”

o faceva soltanto cose che definiamo pigre?

Non ho mai visto un bambino stupido;

ho visto un bambino che ha fatto

cose che non ho compreso

o cose in modi che non avevo previsto;

ho visto un bambino che non aveva visto

quegli stessi luoghi dove ero stata io,

ma non era un bambino stupido.

Pensateci: lui era “un bambino stupido”

o soltanto sapeva cose diverse da quelle che sapevate voi?

Ho guardato più intensamente possibile

ma non ho mai visto un cuoco;

ho visto una persona che mescolava

ingredienti che poi avremmo mangiato,

una persona che girava una manovella

e sorvegliava il forno che cuoceva la carne,

ho visto queste cose ma non ho visto un cuoco.

Ditemi, se guardate, se vedete un cuoco

o qualcuno che fa delle cose che chiamiamo cucinare.

Quello che alcuni chiamano pigro

altri lo chiamano stanco o bonario,

quella che alcuni chiamano stupidità

altri la chiamano soltanto una diversa conoscenza.

Così sono giunta ad una conclusione,

che se non mescoliamo ciò che vediamo

con quella che è la nostra opinione, ci salveremo dalla confusione.

E questo, lo so

è ancora soltanto la mia opinione.

Ruth Bebermeyer

tratto da Rosemberg “Le parole sono finestre oppure muri” ed Esserci, Reggio Emilia, 2003