I CICLI DELLA NATURA E DELLA NOSTRA VITA – Andrea Bonacchi – meditazione sui simboli della natura di novembre 2022

Queste meditazioni sui simboli della natura traggono spunto da quanto osserviamo nella natura, dentro di noi e intorno a noi.

Passeggiando in giardino la mia attenzione è andata all’autunno, ritardatario quest’anno, ma comunque in arrivo. Per alcune piante le foglie cominciano a farsi gialle o rosse o marroni. Alcuni alberi cominciano a spogliarsi. Nell’orto le piante annuali si accasciano esauste e secche. Alcuni insetti muoiono avendo concluso il proprio ciclo di vita. Alcuni uccelli sono in volo per andare a svernare in posti più tiepidi.
Così ho pensato che si sta compiendo un altro ciclo di vita. Per la natura questo ciclo si compie in un anno.
Nel mio sentire è l’autunno e non l’inverno che segna la conclusione del ciclo annuale; ottobre, novembre, dicembre sono i mesi della chiusura del ciclo vitale, del lasciare andare, dello spogliarsi della natura. Gennaio, febbraio, marzo li percepisco già come mesi nei quali piano piano all’inizio e poi tumultuosamente si prepara e infine si manifesta la nascita di un nuovo ciclo. Come nella gravidanza, quando il ventre delle donne nel buio di uno spazio protetto, prepara una nuova vita. Anche il ciclo annuale della luce si chiude a fine autunno e piano piano riparte in inverno.

Autunno quindi come conclusione di un ciclo di vita.

Ho riflettuto allora su tutti i cicli della mia vita, alcuni brevi, alcuni lunghi, alcuni chiusi alcuni ancora aperti. Mi è sembrato che il ciclo della mia vita fosse a sua volta composto di tanti cicli. Cicli scolastici e formativi, cicli nelle amicizie, nelle relazioni sentimentali, cicli nella vita familiare. Cicli nel lavoro, nelle vacanze. Cicli nei gusti e nelle preferenze. Cicli di vita degli animali che ho avuto accanto, delle case e dei quartieri che ho abitato. Cicli possono essere anche alcune nostre malattie. Cicli nell’attività sportiva, negli hobby, nell’impegno sociale, nella crescita umana e spirituale. Anche i ruoli che rivesto o ho rivestito hanno un loro ciclo di espressione.

Ognuno di noi ha una esistenza che si snoda in cicli.

Oggi mediteremo su questo.

I CICLI DELLA NATURA E DELLA NOSTRA VITA – Meditazione sui simboli della natura – Andrea Bonacchi

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IL BULBO CHE GERMOGLIA- Andrea Bonacchi – Meditazione sui simboli della natura di febbraio 2021

Siamo in un momento dell’anno in cui la natura si sta risvegliando; il frumento nei campi ha preso l’aspetto di sottili fili verd. Sugli alberi le gemme gonfiano e stanno per comparire le prime fioriture. I Chaenomeles, meli da fiori stanno sbocciando. I calicanti e le giunchiglie bianche stanno spargendo il loro intenso profumo… Si comincia a percepire l’allungamento delle giornate.
I bulbi dei narcisi, dei giacinti, dei tulipani, che hanno riposato nella terra per tutta l’estate e durante l’autunno proprio in questo momento stanno emettendo dei germogli che stanno bucando la superficie della terra. Il germoglio composto di foglie nastriformi e carnose sta iniziando a salire.
Ho voluto allora dedicare questa meditazione al bulbo nel momento che il suo germoglio emerge dalla superficie della terra ora dura e ghiacciata ora morbida e umida.
Questo può essere il simbolo della vitalità, delle qualità che abbiamo da portare fuori di noi, da esprimere nel mondo e nelle nostre relazioni, di una parte potenzialmente bella di noi che può manifestarsi.
Ci sono bulbi che germogliano e che fioriscono in ogni stagione: alcuni in pieno inverno come adesso, altri in primavera, altri ancora in estate e altri in autunno. Così in ogni stagione della nostra vita ci sono qualità, competenze, elementi di vitalità che possono esprimersi. Come nei cicli della natura così anche nei cicli interiori della nostra crescita e della nostra vita ogni cosa avviene a suo tempo, quando i tempi sono maturi.

Meditazione: il bulbo che germoglia

L’ALBERO SPOGLIO- Andrea Bonacchi – Meditazione sui simboli della natura di gennaio 2021

“Lloyd, perché secondo te le foglie diventano gialle d’autunno?”
“Credo che sia per non far provare agli alberi la nostalgia del sole d’estate, sir”
“Ma poi cadono…”
“Non sono loro che cadono, ma gli alberi che le lasciano andare, sir”
“Perché, Lloyd?”
“Perché gli alberi sono saggi, sir. E sanno chi il sole tornerà”
“E con loro anche foglie nuove. Vero, Lloyd?”
“Esattamente, sir.”

tratto da:
Simone Tempia, Vita con Lloyd, la mia vita insieme ad un maggiordomo immaginario Rizzoli ed.

Siamo in un momento dell’anno di freddo, di tempo brutto. Dalla finestra del mio studio vedo alberi spogli. Quest’anno l’autunno è stato clemente e le foglie hanno resistito a lungo sugli alberi; ma ora si sono arrese e gli alberi appaiono spogli. Visti da vicino, i rami sono già cosparsi di piccole gemme: promessa di una vita che aspetta di risvegliarsi.

Meditazione: L’albero spoglio

LA MERAVIGLIA DI ESSERE VIVI NELLA PRIMAVERA- Andrea Bonacchi – Meditazione sui simboli della natura di aprile 2021

Queste meditazioni traggono spunto da quanto osserviamo nella natura e dentro di noi.
Siamo in un momento dell’anno di risveglio della natura e di esplosione di vitalità primaverile.
In questo periodo sono stato colpito da un frase del maestro buddhista zen vietnamita Thich Nhath Hanh:  “Il più grande miracolo è essere vivi”.
Ci troviamo in mezzo a questo miracolo della natura vivi dopo un anno difficile.
In questo incontro vi pongo un gentile invito a cogliere il miracolo della primavera intorno a noi e il miracolo dell’essere vivi
Preso dalla preoccupazione dei problemi del quotidiano, delle scadenze e delle cose da fare, sono spesso distratto dalla meraviglia di queste giornate bellissime. A volte invece ciò che mi rende poco sensibile al miracolo di essere vivo e al miracolo del risveglio primaverile della natura è il senso di scontatezza; la scontatezza anestetizza e stempera le mie percezioni.
Andiamo allora alla scoperta della meraviglia della natura.ù

Meditazione: la meraviglia di essere vivi a primavera